Le nostre
Radici
Per l’animazione e la gestione di un’opera così nuova, che avrebbe dovuto coinvolgere l’intera Diocesi con il volontariato, il Cardinal Benelli chiese aiuto a Chiara Lubich e ai membri del Movimento dei Focolari, che risposero subito con entusiasmo.
Professor Giorgio La Pira
già Sindaco di Firenze
GIORGIO LA PIRA
Giorgio La Pira nasce a Pozzallo (Ragusa) il 9 gennaio 1904 e giunge a Firenze nel 1926 per completare gli studi universitari e subito laurearsi a 22 anni. Eletto alla Costituente, indica i Princìpi della Carta, apportando un altissimo contributo.
Dal 1951 è Sindaco di Firenze e fino al 1965 si impegna fortemente per lo sviluppo della città, fondando la sua azione sul valore della persona umana.
Non lascerà più la città, ne coglierà l’Anima e riuscirà a renderla nota nel mondo intero come luogo del dialogo e della pace tra i popoli.
Con la sua azione sul valore delle città quali centri vivi di cultura e di solidarietà, e nelle quali debbono essere assicurati il lavoro, la casa, la scuola, l’ospedale, il luogo per pregare. Muore a Firenze, il 5 novembre 1977.
Giovanni Benelli
Giovanni Benelli nasce a Poggiole di Vernio (Pistoia) il 12 maggio 1921. Dopo l’Ordinazione sacerdotale nel 1947 entra nel servizio diplomatico della Santa Sede quale segretario dell’allora Sostituto Mons. Giovanni Battista Montini (futuro papa Paolo VI).
Dal 1950 al 1967 è Nunzio apostolico in vari paesi del mondo. Papa Paolo VI lo richiama a Roma come Sostituto della Segreteria di Stato.
Giunse a Firenze il 3 luglio 1977 dove inizia un’intensa azione pastorale. Muore prematuramente il 26 ottobre del 1982.
A Firenze, costatando il disagio sociale vissuto da i molti studenti universitari internazionali, decide di dar vita al CIS G. La Pira. Per questo chiede aiuto a Chiara Lubich.
“E’ stata soprattutto la constatazione che molti giovani si sono ritrovati soli, abbandonati a volte per circostanze impreviste, nel più impressionante disagio ed amaro disorientamento. Vogliamo offrire loro un servizio che tonifichi l’anima e con finezza li ponga nel rispetto della loro dignità. (…) Noi vogliamo servirli, questi giovani, conoscerli, fare che si sentano accolti, porci al loro fianco, rispettandoli e aiutandoli in tutto, stabilire con loro un dialogo, che coinvolga la nostra realtà di uomini che vivono oggi. ”
(Da lettera del Card. Benelli a Chiara Lubich – 1978)
Cardinale Giovanni Benelli
(Arcivescovo a Firenze dal 1987 al 1982)
Chiara Lubich
Fondatrice del Movimento dei Focolari
Chiara Lubich
Chiara Lubich nasce a Trento il 22 gennaio 1920. Durante la seconda guerra mondiale, sul crollo di ogni cosa, comprende che solo Dio resta: Dio che è Amore. Nel dicembre del 1943 lo sceglie come Unico tutto della sua vita e nasce così il Movimento dei Focolari. Durante i violenti bombardamenti, nei rifugi antiaerei portano con loro solo il Vangelo. Quelle parole si illuminano di una luce nuova. Chiara e le sue prime compagne avvertono la spinta a tradurle immediatamente in vita. E’ tra i poveri di Trento che inizia quella che Chiara definisce “una divina avventura”. Condividono con i poveri tutto ciò che hanno. In piena guerra, viveri, vestiario e medicinali arrivano con inattesa abbondanza, per le molte necessità. Di qui la convinzione che nel Vangelo vissuto è la soluzione di ogni problema individuale e sociale.
Nelle parole di Gesù, calate una ad una nel quotidiano, e in particolare nel comandamento che Gesù dice “nuovo” e suo, “amatevi l’un l’altro come io ho amato voi” intuiscono esservi la legge perché l’umanità disgregata si ricomponga. E nel testamento di Gesù, “che tutti siano uno”, trovano il perché della loro vita: “eravamo nate per l’unità, per concorrere a realizzarla nel mondo”.
Nel 1978, in una lettera al Card. Benelli dichiara la piena disponibilità del Movimento dei Focolari a collaborare alla nascita del Centro:
“…Nulla ci sta più a cuore di essere e di lavorare nella più stretta unità con la Gerarchia, in cui Cristo è presente e di operare qualcosa per la Chiesa. È con questi sentimenti che abbiamo accolto la Sua proposta per un lavoro nella Sua diocesi, al servizio degli studenti stranieri a Firenze.”