La Storia umana non può morire a Gaza


di Maurizio Certini, edito da CittaNuova

A Gaza muore la civiltà: qui la storia ancora inverte il suo corso. Il processo disumanizzante innescato con la strage efferata compiuta da Hamas il famigerato 7 ottobre, si sviluppa e si completa a Gaza.

Non avremmo mai immaginato che un governo d’Israele potesse arrivare a tanto. Nessuno ha il diritto di distruggere le Città.

A Gaza scompare la riflessione sulla Dignità  dell’uomo che con Pico,  e l’umanesimo fiorentino recuperava, chiariva, sviluppava e rilanciava un percorso antico: traeva linfa dal pensiero classico (basti riandare agli stoici o ai passi di Seneca sul trattamento degli schiavi), ma soprattutto attingeva all’ebraismo (patrimonio dell’umanità), traeva linfa dal cristianesimo, accoglieva i contributi culturali degli arabi.

Parlare oggi di dignità dell’uomo non è più nemmeno retorica. Con Gaza, tale dignità finisce.

I traguardi raggiunti attraverso i secoli svaniscono con i missili e con le cannonate, con la volontà di distruggere, di affamare, di martirizzare gli inermi.

Non è più nemmeno guerra, ciò che sta accadendo a Gaza. Non è guerra lo sterminio di un popolo inerme. È il suicidio dell’umanità… [continua]