Un ricordo di Stefano Tilli – di Maurizio Certini

Sarà celebrato giovedì 4 marzo alle 10, presso l’area verde della Parrocchia San Felice A Ema, il funerale di Stefano Tilli, per tanti anni segretario della nostra Fondazione Giorgio La Pira, custode della memoria di Giorgio La Pira.

Un ricordo del nostro direttore, Maurizio Certini.

Stefano era per me uno di quei volti amici che ti sembra di conoscere da sempre. Lo vedevo come una cosa sola con la Fondazione La Pira. Lui c’era sempre. Stefano era il telefono, era l’usciere, era memoria sicura dell’archivio; ed era viva la sua personale esperienza con La Pira, in quanto il Professore gli era stato familiare, particolarmente attraverso mamma Antinesca e gli altri più stretti collaboratori del sindaco santo.

Era amico di tutti. Del vario mondo cattolico fiorentino che aveva in certa misura gravitato intorno a La Pira e che Stefano, pur con sguardo critico, stimava e amava profondamente nelle ricche diversità, che lui riusciva a cogliere con intelligenza.

Era sempre pronto ad aiutarti con grande cura e con pazienza per scovare i documenti che ti servivano, andando a pescare nell’oceano degli scritti lapiriani di cui era custode.

Stefano amava con naturalezza gentile. Scegliendo di essere un Servitore, come dimensione evangelica. Tante volte avendo necessità di un libro, o della copia di un documento, l’ho visto arrivare in Via de’ Pescioni per consegnarmelo, ancora prima che fossi io a raggiungerlo in Via La Pira.

Il suo interessamento per le cose del Centro Internazionale Studenti La Pira era sempre vivo: la vita dei giovani internazionali a Firenze, i percorsi di dialogo tra persone di fedi religiose diverse, la realtà dei popoli poveri o impoveriti…

Stefano era uno che ti accoglieva sempre. E per questo faceva sì che la sede della Fondazione La Pira, ancor prima di essere lo scrigno prezioso e inestimabile che contiene l’Archivio La Pira, oceano di storia e di storie, di cultura e di santità, fosse un Luogo di amicizia nel quale ti senti bene, come a casa. E, come a casa puoi sostare in tranquillità e recuperare, insieme alla speranza, le forze necessarie per continuare la Corsa della vita.

Mi mancherai, caro Stefano. Ma so che ti porterò nel cuore, ricordando quel che ho imparato da te. Mi hai fatto dono di ore serene.

Maurizio Certini